Operazione singolare quella realizzata nella Diga della Lavagnina. Per l’adeguamento dello scarico di superficie era necessario un abbassamento di 2 metri della soglia sfiorante, che abbiamo realizzato mediante il taglio del CA e il sezionamento in diversi blocchi della sua parte superiore. Demolizione non semplice, soprattutto per la delicatezza della struttura su cui si andava a operare.

Accurati sopralluoghi e l’utilizzo di un robot per demolizioni hanno non solo consentito la completa sicurezza della struttura e degli operatori coinvolti, ma hanno anche garantito tempi certi di intervento, oltre che un abbattimento dei costi di circa il 50% rispetto a quanto preventivato dai progettisti.

Intervento cruciale quello dell’esperto rocciatore, intervenuto in una delle fasi più affascinanti dell’operazione: il rilevamento delle vibrazioni. Prima di dare il via alla demolizione è stato fondamentale accertarsi che eventuali vibrazioni prodotte dai lavori non rappresentassero un pericolo per la struttura. Attraverso un sistema di rilevamento abbiamo potuto effettuare un test che ha simulato le attività di demolizioni. Grazie al rocciatore siamo così riusciti a disporre di rilevazioni significative su tutta la superficie, posizionando i sensori su tutto il corpo della diga e, a varie quote, dalla sommità fino allo scarico di fondo.

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